Pian di Rose -Sportland

Terzo turno di campionato che vede di fronte il Pian di Rose contro il favoritissimo Sportland. Le rosanero reduci dal brutto stop di Fermignano vogliono cancellare l'opaca prova offerta e sono chiamate a dimostrare il loro valore al cospetto di una corazzata. Gara che offre mille stimoli.
Prime battute di gara, Sportland al solito attendista nella propria tre quarti, Pian di Rose che subito cerca la manovra con meccanismi che iniziano a funzionare: scarico, movimenti, squadra compatta e dinamica. Rotazioni e profondità danno poco dopo i loro frutti. Bucchi a differenza del solito molto mobile e grintosa intercetta una palla a metà campo si defila e lascia partire un sinistro incrociato, uno a zero. Sportland che non ci sta ed inizia un possesso palla manovrato per aprire la difesa avversaria. Pian di Rose che a differenza del solito attua una difesa rapida ed efficace con tutte le effettive dietro la linea della palla e marcature strettissime. Gara che si riapre con il pareggio dello Sportland con un'azione insistita della Barzotti. 1-1 e successivo 1-2 con le ospiti decise e concrete. Partita equilibratissima con predominio di gioco per le locali, squadra corta sempre nel vivo del gioco, è la Marini che pochi istanti dopo in azione di impostazione trova il varco centrale e lascia partire un tiro deciso che si fa strada tra le gambe avversarie e spiazza il potiere ospite. 2-2. Primo tempo che terminana sul risultato di 3-3 dopo un eurogol della Patregnani con destro a incrociare nell'angolino opposto e pareggio Sportland dopo una una convulsa azione in area rosanero con la palla che tarda ad essere spazzata.
Ripresa con le due squadre che non vogliono rischiare troppo e si affidano a manovre articolate per creare varchi, gara piacevole, compagini che si equivalgono sul piano delle occasioni e della personalità.
Passano pochi minuti e su un azione di corner per lo Sportland la palla viene crossata tesa in area, la Patregnani immobile sulla traiettoria si protegge con le mani perfettamente attaccate al viso; palla che sbatte sul braccio del difensore e l'arbitro che sino a quel momento non aveva avuto occasione di mettersi in mostra estrae dal cilindro una sanzione quantomeno dubbia; rigore. Siamo al 6' della ripresa, Barzotti con freddezza calcia il penalty alla sinistra della Bonci: 3-4.
Mancano meno di venti minuti alla fine e tutto lascia presupporre un finale di gara combattuto e incerto. Invece con lo scorrere dei minuti prevale la maggior esperienza e il cambio di assetto dello Sportland che si fa più aggressivo per cercare di chiudere il PdR, rosanero che in questa situazione avrebbero dovuto cambiare di conseguenza atteggiamento con movimenti in ampiezza e profondità, palle lunghe per uscire dal pressing ed inserimenti sullo scarico del pivot. Al contrario la squadra perde il filo, ed invece di continuare a difendere ed impostare con pazienza e possesso inizia un gioco spezzettato con reparti distanti e idee che si annebbiano. Alla vigilia la sconfitta poteva starci s'intende, tuttavia le dimensioni di questa potevano essere contenute sopratutto per quanto visto in campo nei primi 35 minuti.
C'è rammarico per il risultato finale 3-10.
Qui forse l'unica nota dolente di una prestazione più che positiva. C'è differenza infatti, tra subire cinque o dieci reti, in un caso la partita sarebbe rimasta aperta sino all'ultimo.
Nell'altro il sipario è calato sul più bello e al caro lettore non resterà che un retrogusto amaro in bocca, consapevole però del potenziale della squadra che già dalla prossima sfida avrà modo di dimostrare se può o meno essere tra le protagoniste di questo campionato.