Un famoso detto cita: se non puoi vincere cerca di non perdere. Così è stato in una gara ricca di emozioni in cui le rosanero per lunghi tratti della gara sono parse in controllo della gara e del risultato. Alla fine però, complice la tenacia potentina, un pizzico di malasorte ed una buona dose di imprecisione nei momenti topici hanno partorito queto pareggio rocambolesco.
Andiamo con ordine, il piccolissimo impianto impone determinati logiche di gioco, PdR attua bene tenuta intercetto e ripartenza, così al 6' Fatica trafigge Vaccari portando avanti le sue. Non si correranno particolari pericoli, la difesa è attenta le misure anche, la transizione potrebbe essere rischiosa qualora in uscita si perda palla. Al 14' Venere blocca una ripartenza, brave e veloci nella transizione appunto e palla sul secondo palo per Corrado che deve solo appoggiare. Parità. Gara tattica a dispetto delle dimensioni del terreno di gioco. 28' Silvestrini dopo azione insistita per le sue trova il piattone vincente per il sorpasso.
La ripresa specie nella prima parte sarà all'insegna di un: vorrei ma non posso, o meglio: vorrei ma non possiamo farci nulla. Infatti sin da subito segnali poco confortanti, 32' rigore per atterramento di Fatica che salta il diretto avversario,. Dal dischetto la stessa numero 10 calcia come peggio non potrebbe una telefonata moscia e piuttosto centrale. Vaccari para tra i festeggiamenti delle sue. L' episodio purtroppo peserà nell'esito finale, ma Fatica su due piedi si fa perdonare un minuto dopo. Servizio lungo per lei, lob ad eludere l'avversario di destro e rientro sul sinistro al volo e rete del tre a uno. Gol che pareggia l'erroraccio dal dischetto e doppio vantaggio che diventa importante. Miglior momento rosanero in cui sembra auspicabile il meritato allungo. Tiro forte di Silvestrin in diagonale, palla sul palo a portiere battuto, Morichelli e li pronta alla ribattuta ma la palla prende una traiettoria maledetta, attraversa la porta colpisce la schiena del portiere ed esce di un soffio tra l'incredulità generale. (Con la stessa dinamica ma con molta più fortuna Venere troverà la terza rete pochi minuti dopo.) sfumata la quarta marcatura. Un paio di minuti fallo dal limite, Bonito sulla palla, tiro, ribattuto, ancora a botta sicura ancora la schiena della difesa. Venere alla prima ripartenza trova la zampata con Cusimamo di corsa che incoccia con la punta la sfera mettendo fuorigioco Occhialini., palla che rotola beffardamente piano piano in porta. 2-3. PdR meriterebbe di più per quanto visto, Bonito estrae dal cilindro una giocata da applausi, controllo volante in corsa e tiro al volo all'angolino. 2-4 al 44'. ancora doppio vantaggio ancora momento favorevolissimo. Tiro di Fatica Vaccari non trattiene la palla rotola ma viene salvata a pochi centimetri dal gol. Ancora Bonito dal lite a botta sicura, palo pieno. Giacci appena entrata di tacco su imbucata lunga rischia l'eurogol ma nulla da fare. Dieci al termine gara in controllo con Venere che scampati una serie di pericoli tenta l'arma bianca senza nulla da perdere. Palla all'altezza del corner, fucilata da posizione angolatissima di Vaccari, ma non c'è angolo per entrare in rete, la palla difatti scheggia il palo rientrando a novanta gradi in campo. Cusimano era li ad un metro dal palo. La sfera le sbatte sul corpo e rete del 3-4. Venere rientra di fatto in gara dopo essere scampata a quindici minuti difficilissimi col minimo sforzo. Unico vero errore rosanero al 57' . Venere in palleggio elude due coperture servendo Stacchiotti sola a porta vuota per il 4-4. Risultato onestamente un pizzico bugiardo per quanto visto ma quando allo scadere un fendente di Vaccari finisce di poco a lato si evince che non è serata, per cui: quando non puoi vincere cerca di non perdere.
Reti
V- 13' Corrado. 43'51' Cusimano. 58'Stacchiotti
P- 6'33' Fatica. 28'Silvestrini. 44' Bonito
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